Vadacca trova la salvezza con il suo Manfredonia. Vittoria esterna e permanenza in D!

Terza vittoria consecutiva (seconda in trasferta) per i sipontini, che issano la bandiera dei pirati sull’erba poco curata del Piccirillo conquistando tre punti pesantissimi e fondamentali per la salvezza. Successo che, a due giornate dalla fine del campionato, avvicina sempre più il Manfredonia alla salvezza, da sempre unico obiettivo stagionale. Tre punti determinanti ottenuti con dedizione, sacrificio e spirito di gruppo, caratteristiche che hanno contraddistinto il Manfredonia targato Vadacca sin dal suo arrivo sulla panchina biancoceleste.

S. FELICE GLADIATOR (4-3-3): Cerreti; Degli Innocenti (85′ Carnevale), Ferrara, Laezza, F. Scarano (72′ De Feo); Carfagno, Bonavolontà, Franchini; Mazza (62′ Puccinelli), Santaniello, De Falco. A disp. Petrellese, Pucino, Piccirillo, De Girolamo, Sandu, Battaglia. All. Nunzio Di Somma

MANFREDONIA CALCIO (3-5-1-1): Maggi; Palumbo, Esposito, Terminello; Romito, Portosi, D’Ambrosio, Totaro (36′ M. Scarano), Coccia; La Porta (79′ De Rita); Carminati (67′ Casciani). A disp. De Gennaro, Stoppiello, Monti, Balestrieri, Compierchio, Cuomo. All. Massimiliano Vadacca

ARBITRO: Andrea Capone di Palermo (D’Amico-Saieva)
MARCATORI: 11′ aut. Laezza (M)
AMMONITI: Palumbo, Esposito, Romito (M); Ferrara (G)
NOTE: Giornata fredda e piovosa, terreno in pessime condizioni. Spettatori 200 circa (30 tifosi ospiti). Angoli 0-4. Recupero: 3′st, 6′st.
Il tecnico salentino deve fare i conti col forfait “last-minute” di Cuomo, che si ferma durante il riscaldamento per un problema; sposta Esposito al centro e mette dentro Portosi, che affianca in mediana i rientranti Romito e D’Ambrosio.
Partono subito bene i biancocelesti che prima vanno vicini al gol con una conclusione dal limite di La Porta che sfiora il palo e poi lo trovano: azione personale di Coccia che va via sulla sinistra, la mette dentro da posizione defilata trovando la carambola vincente sui piedi del centrale sammaritano Laezza che, nel tentativo di spazzare, sciaguratamente insacca nella propria porta. 0-1, autorete e festa Donia.
Il vantaggio acquisito tranquillizza i nostri, che gestiscono il match con autorevolezza, difendendo con ordine e compattandosi bene in mediana, facendo filare liscio il primo tempo e costringendo i gladiatori a rincorrere, nonostante un gol annullato a De Falco per fuorigioco.
Non cambia il copione durante i secondi 45′, che vedono il Manfredonia “under” (ben sette in campo) controllare la partita senza correre alcun rischio (Maggi inoperoso) e gestire bene la sfera nonostante un terreno infame, quasi ai limiti della praticabilità. Carminati lotta come un leone lì davanti, sfiora il gol al 59′ (colpo di tacco, servito da D’Ambrosio) fino al cambio con Casciani; nel frattempo, lascia il campo anche lo stremato La Porta (gran lavoro di contenimento e ripartenza, quello del fantasista foggiano) per De Rita.
Nel Gladiator, mister Di Somma le prova tutte per cercare il pareggio, sfruttando tutti i cambi a sua disposizione ma nemmeno i nuovi entrati riescono a dare una svolta alla gara, che scivola via ad appannaggio di un Manfredonia arcigno e concentrato fino all’ultimo dei 6′ di recupero decretati dal giudice di gara, prima del triplice fischio che sancisce la fondamentale vittoria dei sipontini.

 

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