Vieste: Dubbi e domande sulla strana sconfitta di ieri a Bitonto

L’Atletico Vieste esce dalla Coppa Italia perdendo per 2-0 sul campo dell’U.S. Bitonto, vanificando così il successo per 3-1 del turno di andata. Nulla di strano, fin qui, nulla di che meravigliarsi essendo questa una situazione già vista in competizioni che prevedono gare di andata e ritorno, compresa la Champions League. Ciò che lascia perplessi è come si è giunti a questo 2-0, considerando che per gran parte della gara i padroni di casa sono stati in inferiorità numerica (doppia per un’ora e tripla negli ultimi 17 minuti), tutte espulsioni avvenute col punteggio ancora fermo sullo 0-0.

Quello che è successo lo sanno solo i protagonisti, ma resta comunque valida la domanda: come è possibile che una squadra esperta nella categoria come l’Atletico Vieste abbia potuto prendere 2 gol negli ultimi minuti nonostante stesse giocando in 11 contro 8?

Che la gara sarebbe stata nervosa, lo si capiva già dai primi minuti: al 20mo, infatti, l’esperto Manzari veniva espulso dal sig. Andrea Palmieri di Brindisi per aver colpito con una testata un giocatore avversario. I padroni di casa restavano in nove per i due cartellini gialli inflitti ad Aprile in appena 120 secondi (al 29mo e al 31mo).

Con i viestani in “doppio” doppio vantaggio, sia nel risultato e sia nel numero di giocatori in campo, si andava negli spogliatoi, dove succedeva ciò che solo chi c’era può sapere: l’unica informazione ufficiale che emerge dal sotto-tribuna è l’espulsione di mister Francesco Bonetti, allenatore dei garganici.

Nella ripresa arrivava anche il terzo cartellino rosso a carico dei giocatori neroverdi, questa volta con destinatario Terrevoli, per aver proferito frasi ingiuriose nei confronti di un assistente del direttore di gara. Le reti che consentono al Bitonto di passare il turno arrivavano a 5 ed a 3 minuti dal novantesimo.

La domanda che tifosi ed addetti ai lavori si pongono è: come mai, con appena 17 minuti più recupero da disputare, l’Atletico Vieste non sia riuscito a gestire le due reti di vantaggio, nonostante stesse giocando in 11 contro 8? Quante e (soprattutto) quali condizioni ambientali, qualora ci fossero state, potrebbero aver influito sugli ultimi minuti di gioco tanto da consentire al Bitonto di segnare ben 2 gol?

Ma la domanda più importante è: perché è stato espulso mister Bonetti mentre le due squadre stavano nel sotto-tribuna per l’intervallo? Chi conosce l’area tecnica dello stadio “Città degli ulivi” sa che per accedere al campo ci sono due possibilità: una immediata, tramite una porta a vetri, a pochi metri dagli spogliatoi delle due squadre e dell’arbitro, e una tramite un sottopassaggio da raggiungere percorrendo un lungo corridoio e due scalinate, una delle quali caratterizzata da due svolte che rendono invisibile ciò che avviene a chi non si trova in quel punto. Per raggiungere il terreno di gioco o per tornare negli spogliatoi viene sempre utilizzata la seconda possibilità, quella più lunga e tortuosa, in passato scenario di spiacevoli episodi, e luogo in cui è avvenuto ciò che ha comportato l’espulsione dell’allenatore viestano.

FONTE: ONDA RADIO

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